Con questo Workshop imparerai a leggere la luce, per saperla interpretare e gestire e di conseguenza per riuscire ad intervenire in maniera rapida mediante l’utilizzo del flash o altre fonti di luce artificiale.
La Pittura, il Cinema, il Teatro sono arti più antiche della Fotografia da cui ereditiamo non solo il carattere espressivo ma soprattutto i significati iconici oltre a un codice linguistico che inevitabilmente va conosciuto e fatto proprio. Lo Storytelling fotografico richiede velocità e lentezza e spessissimo ci spinge ad un’analisi consapevole e un’interpretazione possibilmente personale.
Ho lavorato 13 anni nel cinema, proprio nel reparto “Fotografia” e ti insegnerò raffinati schemi di luce che è possibile applicare allo Storytelling Fotografico.
Affronteremo una profonda analisi per comprendere il rapporto che corre tra la forma e il contenuto, approfondendo quindi l’aspetto più importante di questo percorso pratico/didattico, ovvero i significati della luce e come questa sia capace di sottolineare, enfatizzare o contraddire il contenuto delle nostre immagini.
Conoscere la luce:
Necessariamente faremo riferimento ad arti più antiche della Fotografia, immergendoci dunque nella luce della pittura e del teatro per comprendere la storia dell’illuminazione scenica. In seguito, prenderemo in esame l’ambito artistico che più ha sperimentato ed evoluto questa pratica, ovvero il cinema.
Lo scopo principale sarà imparare a non usare una fonte di luce solo per illuminare ma piuttosto per esprimersi.
Analisi della luce in Fotografia:
Analizzeremo insieme molteplici fotografie in cui l’utilizzo dell’illuminazione artificiale abbia conferito un carattere e un significato. Capiremo a fondo anche come la luce sia una componente essenziale del contenuto, di fatto una parte integrante del messaggio di un’immagine.
I tagli di Luce e loro combinazioni:
Studieremo gli schemi e le tecniche composte dell’illuminazione, senza mai perdere di vista il concept centrale di questo Workshop, l’emotività della luce.
La luce come filo conduttore all’interno di una sequenza:
Studieremo come pianificare un progetto fotografico sotto l’aspetto estetico, imparando a settare i nostri strumenti in funzione di un risultato finale, ponendo al centro quindi il concetto di continuità.
Rapporto tra luce naturale e artificiale:
Saranno approfonditi i molteplici modi con cui è possibile creare una efficace interazione tra la luce naturale e quella artificiale.
Ritrattistica nel Reportage:
Certamente anche la tradizione ritrattistica è coinvolta in questa disciplina, e illuminare un corpo o un volto si rivela spesso un’arte, una missione complessa da portare a termine.
Conoscere gli strumenti:
Approfondiremo le attrezzature necessarie per illuminare la scena in maniera agile ed efficace, cercando di capirne i limiti e il potenziale.
le priorità saranno: immediatezza, efficacia e semplicità.
Usare gli strumenti:
Approfondiremo le varie metodologie per saper scegliere le attrezzature di volta in volta, soprattutto per evitare di procedere in maniera impacciata e ingombrante.
Verrano prese in considerazione alcune situazioni “tipo” per capire come gestire in maniera intelligente e pratica l’utilizzo dell’attrezzatura.
Due giornate, sabato e domenica, per un totale di 18 ore, dalle 09:30 alle 18:30 per entrambi i giorni.
Le lezioni si terranno a Roma, in una delle tre sedi collocate intorno al centro della capitale, quartieri comodi ed economicamente accessibilissimi per quanto riguarda gli alloggi e quant’altro.
La quota partecipativa è di …… Euro per chi si iscriverà entro il …….
Oppure:
……. Euro per chi si iscrive dopo il ……..
Paolo Marchetti è un fotogiornalista rappresentato dall’agenzia Getty Images e Verbatim, inoltre, dal 2018 è stato invitato nell’esclusiva selezione dei Fotografi del National Geographic chiamata The Photo Society. Antecedentemente alla carriera di foto-reporter, Marchetti ha lavorato per circa tredici anni nel campo cinematografico, ricoprendo ogni ruolo del reparto “Fotografia – Macchine da Presa” al fianco di alcuni tra i più autorevoli direttori della fotografia italiani e stranieri e inizia in contemporanea i suoi studi fotogiornalistici prestando particolare attenzione alle tematiche politiche ed antropologiche.
Marchetti pubblica i suoi lavori nei magazine internazionali più importanti del mondo tra cui Time Magazine, Newsweek, New York Times, Vanity Fair, 6MOIS, Sunday Times, Days Japan, L’Espresso, Guardian, Geo, De-Spiegel, National Geographic USA, e molti altri.
Negli ultimi anni Marchetti ha ricevuto numerosi Grant e riconoscimenti internazionali tra cui: 8 POYi, 8 PDN, 10 NPPA Best of Photojournalism, il Sony Awards, il Leica Photographer Awards, 3 volte il Lens Culture, 4 volte il MIFA – Moscow Award, il Getty Images for Editorial Photography, l’Alexia Foundation Grant, il Days Japan Award, l’SDN, il World Press Photo e nel 2016 viene nominato dal POY come “Photographer of the Year” e molti molti altri.
Il suo progetto principale lo ha realizzato in Europa, lavorando per 5 anni in 5 differenti paesi europei, affrontando un’analisi politico-antropologica sul sentimento della rabbia e sul risveglio del fascismo chiamato “FEVER”. Questo progetto è stato pubblicato per 35 volte in tutto il mondo e ha ricevuto più di 20 Awards.
I requisiti necessari per partecipare al Workshop sono una buona conoscenza della tecnica di base, e una propensione verso lo Storytelling Fotografico in tutte le sue declinazini, dalla Fotografia Documentaria, al Corporate Commerciale, dai Linguaggi Concettuali fino alla Fotografia di Eventi.
“Contattatemi nella apposita casella postale presente a fondo pagina e vi risponderò immediatamente.”